I linguaggi del mondo. Religione, lingue e storia naturale: i cantieri della Biblioteca Vaticana (XV-XVI secolo) - HAL Accéder directement au contenu
Article dans une revue Rivista storica italiana Année : 2020

I linguaggi del mondo. Religione, lingue e storia naturale: i cantieri della Biblioteca Vaticana (XV-XVI secolo)

Résumé

The article offers up a number of reflections on the Vatican Library – from its origins in the fifteenth century to the years of Sixtus V’s pontificate – as a centre for the recovery of ancient texts – both sacred and profane, and for the study of language and of natural knowledge. Combining an examination of the library’s institutional history and its key figures with the history of the projects and cultural practices that emerged inside it or in relation to it, the article adopts a unitary perspective in looking at two fields of knowledge which an anachronistic view of the relationships between disciplines often tends to separate, but which at the time were closely intertwined: the study of languages – the languages of sacred texts, but also the languages of the different sources of evangelization – and natural history. These domains of knowledge, in fact, shared common actors, instruments and working practices which manifested themselves in different ways within the papacy’s various cultural programmes. Starting from these two fields, the long time period proposed will make it possible to better grasp the dialectic between continuity and change in the papacy’s cultural policies between the fifteenth and sixteenth centuries, their relationship with humanistic culture and the political and religious aims connected to the reassertion of Rome and of papal primacy both after the period of the Conciliarism and the confessional break that occurred with the Reformation.
L’articolo propone alcune riflessioni sulla Biblioteca Vaticana -dalle origini quattrocentesche agli anni del pontificato di Sisto V- come centro di recupero dei testi antichi - sacri e profani - e studio delle lingue e dei saperi naturalistici. A partire da un’analisi all’incrocio tra storia istituzionale della biblioteca e delle sue figure chiave e storia dei progetti e delle pratiche culturali che si svilupparono al suo interno o in connessione con essa, intende considerare in modo unitario, nei loro sviluppi paralleli e nella loro compenetrazione, due ambiti del sapere che un’anacronistica concezione dei rapporti tra discipline tende spesso a separare, ma che all’epoca erano invece in profonda relazione: gli studi sulle lingue – dei testi sacri ma anche delle lingue dei diversi fronti dell’evangelizzazione – e la storia naturale. Queste sfere della conoscenza condividevano infatti attori, strumenti e pratiche di lavoro comuni, e si articolavano all’interno dei diversi programmi culturali pontifici. Il lungo arco cronologico qui proposto consente di cogliere, a partire da questi due ambiti, la dialettica tra continuità e discontinuità che caratterizzò le politiche culturali pontificie tra Quattro e Cinquecento, i loro rapporti con la cultura umanistica e con gli obiettivi politico-religiosi connessi alla riaffermazione della centralità romana e del primato papale sia dopo la fase del conciliarismo sia dopo la rottura confessionale provocata dalla Riforma.
Loading...
Fichier non déposé

Dates et versions

halshs-02428667, version 1 (06-01-2020)

Identifiants

  • HAL Id : halshs-02428667 , version 1

Citer

Elisa Andretta, Maria Antonietta Visceglia. I linguaggi del mondo. Religione, lingue e storia naturale: i cantieri della Biblioteca Vaticana (XV-XVI secolo). Rivista storica italiana, 2020, Le lingue nella Roma del Cinquecento. Luoghi e risorse, 132.1, pp.112-157. ⟨halshs-02428667⟩
50 Consultations
0 Téléchargements
Dernière date de mise à jour le 20/04/2024
comment ces indicateurs sont-ils produits

Partager

Gmail Facebook Twitter LinkedIn Plus