, di avverbio scalare («fino a») applicato a cifre limitate (supra, n. 34), o di approssimatore non scalare («all'incirca») in casi di numeri molto elevati (supra, vol.35

, 62) o contenimento, come circa (cf. Wölfflin 1888), ove non si sviluppa alcuna scalarità. Si arriva fino al caso complesso di praeterpropter, che rinvia all'immagine di qualcosa che si trova al di qua o al di là del posto giusto, vol.10, pp.72-1966, 1951.

. Un-secondo-tipo, All'opposto di -que, esso indica che non si va al di là dei valori menzionati, per quanto imprecisi 9

. Infine, . Da, and . Generici, In generale, l'indeterminatezza della lingua, per quanto criticata dai logici fin dall'antichità come fonte di ambiguità e possibili fraintendimenti, e per questo arginata con vari mezzi linguistici, rimane un fenomeno estremamente diffuso e pervasivo, specie nel registro quotidiano e informale. Oltre a costituire una risorsa linguistica necessaria per soggetti deboli come bambini o stranieri che non parlino ancora fluentemente una seconda lingua e, in generale, per ogni parlante quando si tratti di un settore tecnico specifico di cui non conosce il lessico; oltre ad evitare, negli scambi verbali quotidiani, l'eccessiva specificazione, intesa come pedanteria, l'indeterminatezza presenta alcuni vantaggi soprattutto dal punto di vista comunicativo (cf, le metafore convenzionalizzate globus (cf. ThlL, vol.6, pp.47-368, 2011.

, Oppure, non si vuole essere precisi intenzionalmente e si tende a 'sfumare' la realtà, offrendone un'immagine alterata (supra nn. 6 e 7) o considerando la precisione non rilevante (supra n. 20). Negli usi iperbolici, viene anche messo in rilievo l'impegno del locutore nell'esprimere le proprie idee (supra nn. 24 e 25)

, Inoltre l'approssimazione può sottolineare la coesione sociale e il coinvolgimento, rimandando a conoscenze/credenze condivise di un determinato gruppo e funzionando da meccanismo di cortesia, in modo da non imporsi e da lasciare margini di negoziazione, senza compromettersi con affermazioni che potrebbero dimostrarsi infondate o con richieste che potrebbero essere rifiutate

, Si può concludere che il latino si inserisce perfettamente nella tendenza universale verso l'uso approssimato dei numerali, senza perdere alcune proprie specificità culturali. Infatti, per un verso si individua una tendenza comune a sfruttare lo 'sfondamento' verso l'alto o verso il basso delle serie numeriche; per l'altro, interviene un irrigidimento di certi usi convenzionali, selezionati sul piano diacronico. Bibliografia Barchiesi 1994: A. Barchiesi, Cento bocche: narratività e valutazione nello studio dell'epica romana, Reges et proelia. Orizzonti e atteggiamenti dell'epica antica, pp.45-71, 1994.

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