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Communication dans un congrès Année : 2012

Erri De Luca, un italiano senza la parola patria

Résumé

Fin dagli anni dell'adolescenza, Erri De Luca considera che il vocabolo "patria", infangato dall'uso che ne ha fatto il fascismo, è ormai "inservibile". Militante della sinistra extraparlamentare negli anni Settanta, egli ha condiviso con molti coetanei la speranza di un superamento dello stato nazionale borghese. Lo scrittore, che non ha rinnegato il proprio impegno passato, afferma tuttora di non sapere provare "sentimenti di appartenenza" e di sentirsi "in disparte della comunità nazionale". Se egli non ha patria fuori della lingua italiana (considerata da lui un dono paterno) intrattiene tuttavia rapporti ambivalenti con la città di nascita, Napoli, e col dialetto partenopeo; la lingua "in cui" è nato.
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halshs-01103747, version 1 (15-01-2015)

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Citer

Nicolas Bonnet. Erri De Luca, un italiano senza la parola patria. Il discorso della nazione nella letteratura italiana, Rosaria Iounes-Vona; Daniele Comberiati, Oct 2011, Metz, France. pp. 155-169. ⟨halshs-01103747⟩
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Dernière date de mise à jour le 20/04/2024
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