L'intelligenza tradita. Le politiche pubbliche verso gli immigrati nella Piana del Sele
Résumé
The Piana del Sele is a vast area in the Province of Salerno, historically characterized by high levels of agricultural and dairy production. Since the second half of the 1980s this territory is pulling an increasing number of migrant workers employed in the primary sector. In the first time, this new population was composed by single young men from Morocco and Algeria, but, after some years, it has changed, with families arrived from North Africa and new migrants from Eastern Europe. Migrants have a stable presence in the Piana del Sele, and this trend is expressed by the increasing number of non-Italian children in the schools. The unavoidable employment in the farming jobs of migrants and their stable settlement are not being sufficient factors to build policies oriented to respond to their fundamental needs and rights, especially for working and housing conditions. The permanent presence of migrants is always been ruled through an absence of organized institutional actions and plans. This paper presents preliminary findings from a research conducted through an analysis of official and institutional documents and some interviews with privileged witnesses. The aim of this paper is to point in evidence some reasons which have produced a long and hidden crisis of the territorial intelligence.
La Piana del Sele è un'area estesa della provincia di Salerno caratterizzata da una significativa produzione agricola e casearia. Dalla seconda metà degli anni '80 questo territorio ha attirato una quota crescente di lavoratori immigrati da occupare nel settore primario. La nuova popolazione è risultata composta prevalentemente da giovani single provenienti soprattutto da Marocco ed Algeria, ma, nel tempo, si è articolata, con la presenza di nuclei familiari e l'arrivo, dai primi anni 2000, di immigrati da paesi dell'Europa orientale. Gli immigrati nella Piana del Sele costituiscono una presenza stabile, evidenziata dal numero crescente di bambini e bambine che frequentano le scuole. La loro diffusa ed imprescindibile occupazione nelle attività agricole ed il loro insediamento stabile non sono risultati fattori sufficienti per alimentare l'organizzazione di politiche pubbliche capaci di affrontarne i principali bisogni e diritti, soprattutto per la tutela del lavoro e l'accesso all'abitazione. La presenza permanente degli immigrati ha continuato, nel tempo, ad essere governata in assenza di interventi pubblici espliciti. Il presente contributo illustra una ricerca condotta attraverso un'analisi documentale e interviste sul campo a diversi testimoni privilegiati attivi anche negli enti locali, evidenziando alcuni dei motivi che hanno riprodotto una crisi dell'intelligenza territoriale così prolungata nel tempo.